mercoledì 11 febbraio 2009

Corno d'Aquilio

Prima salita dell'anno.
Massimo è puntuale all'appuntamento.
Conosciamo a memoria il sentiero. In un'ora o poco più si arriva alla cima. Perlomeno in estate.....
Il cielo è sereno e la temperatura appena sotto lo zero. Meglio di così!
Indossiamo le ghette e carichiamo le ciaspole: un soldato non può partire per il fronte disarmato.
Affrontiamo il sentiero innevato con la stessa agilità con la quale un bradipo sale sul proprio albero. Incrociamo un rettile del Paleozoico. Massimo mi rassicura dicendomi che sembra tranquillo. Proseguiamo fino alla cima. Da lì il panorama è fantastico.


E' incredibile come un paesaggio possa apparire ogni volta diverso. Non è solo una questione di colori, di odori o di stagioni. In fondo le montagne, la Val d'Adige, il lago di Garda, esistono da sempre. Immobili ed immutabili nel tempo.
E' la nostra vita che scorre, le nostre emozioni, il mutare del nostro stato d'animo che ci fanno percepire diversamente il mondo che ci circonda.


Sulla cima il vento è fortissimo.
Un paio di foto e decidiamo di scendere a valle.




Prima però entriamo nella Grotta del Ciabattino, così Massimo ha finalmente la possibilità di cazzeggiare un po'. Non dev'essere stato facile per lui resistere fino a quel momento.

2 commenti:

  1. sempre a spasso eh?
    invidio il giro sul corno d'aquilio
    non riesco a trovare il tempo per queste cose,
    complimenti x ieri
    nell'incertezza bisogna andare sempre
    lo dice uno che oggi ha saltato la corsa x
    un banale raffreddore.

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  2. Ti aspetto per giro più impegnativo.
    Intanto rimettiti in forma (ma non troppo)per venerdì.

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