sabato 17 ottobre 2009

Nuoto libero

NUOTO LIBERO: SABATO DALLE ORE 10:30.
Il cartello parla chiaro. Sono le 10:31 quando mi presento alla piscina Corsi, a due passi da casa mia.
Per scrupolo butto l'occhio alle vasche prima di pagare l'ingresso.
"Riservata", "Riservata", .........."ata"......
- scusi sono in ritardo con la conclusione dei corsi o il cartello è attaccato sulla piscina sbagliata?
- tutto ok signore, la corsia numero 5 è dedicata al nuoto libero
- sette corsie per i corsi e una per il resto del mondo?
- sì, ma attualmente ci sono solo sei nuotatori in corsia
- grazie. A proposito: ma va a cagare.
Dal racconto Slug, che ben mi conosce, avrà già capito che l'ultima frase mi sono limitato a pensarla e che dalla mia bocca è uscito un semplice e formale: "Grazie e arrivederci".
Ma non dispero. Brim brum e con la skoda sono già alla piscina Santini dove trovo ben tre corsie disposte ad accogliermi.
In testa ad ogni corsia un cartello specifica la tipologia del traffico. Umilmente mi immergo nel "Nuoto Lento".
Due vasche di riscaldamento con quel culo davanti che frena qualsiasi mia velleità.
Azzardo il salto di corsia e passo al "Nuoto Veloce".
Viva il triathlon. Viva la libertà.
Provo le prime dieci vasche: 6 minuti. Puf...puf...prendo fiato, altre dieci e così fino a quaranta.
Allungo la bracciata e sott'acqua spingo con la mano nella posizione del badile. Madonnaaaaaa che fatica. Spalle e braccia in fiamme.
La tecnica. Il nuoto è una questione di tecnica. Lì devo lavorare per abbassare i tempi.
Cosa mi tocca fare per non pensare a correre........

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