giovedì 22 luglio 2010

Il lieto fine rovina le relazioni

da "Il Corriere.it" (clicca per leggere l'articolo).

MILANO - Alzi la mano chi, almeno una volta, guardando una commedia romantica con tanto di lieto fine, non abbia pensato: perché a me non succede? Semplice, perché la vita reale non è un film. E proprio il desiderio di emulare le coppie felici che si vedono sullo schermo contribuirebbe a mandare in crisi molte relazioni, come se già non bastassero i problemi quotidiani, perché l’ansia da «happy end» spinge le persone a porsi delle domande non solo sullo stato di salute del loro rapporto (della serie, perché al cinema sono sempre tutti beati e spensierati e nella vita normale non è così?) ma anche sulle effettive aspettative legate ad una storia d’amore, con il risultato magari di bloccarla sul nascere per il timore che si possa rivelare una delusione, visto che il mondo reale è tutto fuorchè di celluloide.

STUDIO AUSTRALIANO - A confermarlo, un sondaggio australiano su 1000 adulti, condotto dalla Warner Home Video per conto della sessuologa Gabrielle Morrissey, e uno studio separato della Heriot-Watt University di Edimburgo, che sono giunti al medesimo risultato: ovvero, le commedie rosa ci stanno trasformando in un pubblico di «lieto-fine dipendenti» e questo può influenzare in maniera irreparabile la nostra idea di relazione stabile e duratura, perché bastano 90 minuti di film per rovinare la nostra vita sentimentale per settimane, mesi o persino anni. «Le relazioni serie richiedono impegno – ha spiegato la dottoressa Morrissey al Daily Mail – e per il vero amore non bastano i fuochi d’artificio». In altre parole, non sono tutte rose e fiori come, invece, vogliono farci credere a Hollywood. Una convinzione che, come detto, trova legittimazione anche nello studio scozzese, che ha preso in esame pellicole romantiche come Notting Hill, Se scappi ti sposo, C’è posta per te, Un amore a cinque stelle, Prima o poi mi sposo e Un amore tutto suo, scoprendone il loro significativo (e non certo positivo) effetto sulle relazioni di coppia, visto che promuovono un’idea di rapporto d’amore totalmente irrealizzabile. «Questa ricerca ha evidenziato come molte coppie trovino difficoltà di comunicazione dopo la visione di alcuni film – ha sottolineato allo stesso giornale inglese il professor Bjarne Holmes, che ha condotto lo studio di Edimburgo – perché tali commedie pongono degli interrogativi riguardanti il partner, tanto da spingerci a pensare che se fosse davvero quello giusto, saprebbe già cosa vuole l’altro, senza doverglielo chiedere». Risultato: se sullo schermo l’amore trionfa, nella vita reale, la coppia quasi sempre scoppia.

Simona Marchetti
22 luglio 2010
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3 commenti:

  1. per questo le amo tanto: nelle sitcom son tutti simpatici e intelligenti.... un mondo parallelo!

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  2. AUGH! Lumacone Veloce (magari) dice:
    - Auspico che gli Spiriti delle rocce, del vento, dell'acqua vi siano amici, gli Spiriti della notte vi proteggano e il calante Sole irradi
    di luce la sconosciuta Squaw, cosi lei diventi "Stella della Montagna" e la sua luminosità vi guidi alla terra alta del Baldo.
    AUGH! Lumacone Invidioso (tantooooo) ha parlato.

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  3. Mi spremo alla ricerca della miseria di due parole di senso compiuto, ma dopo quello che ha scritto Barbasa proprio non ci riesco.

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