martedì 14 settembre 2010

Due atleti incompresi

La sfida inizia alla mensa quando Max Formichina prende bistecca e insalata.
Siccome lui si nutre ed io invece mangio, vado con un piattone di pasta con olio e grana, verdura e yogurt come dessert.
- Il caffè si beve dalla mia Barista Preferita
- No, io non vengo
- Cos'è sta novità?
- Vestito da ciclista mi vergogno
- Ma che cazzo stai dicendo Max? Vorrà dire che mi aspetterai fuori.

Mi sfilo il casco ed entro al bar fiero come un gladiatore nell'arena. Formichina rimane ritrosamente indietro, così anche stavolta tocca a me pagargli il caffè.
- 'Giorno, due caffè grazie.
Anna la Peste scoppia a ridere, ci guarda come fossimo due pagliacci del circo e di corsa abbandona il bancone. Rimaniamo soli, io e Max.
Formichina ha lo sguardo triste e la voce quasi non gli esce:
- Te l'avevo detto che non volevo venire.
- Ma dove c...o è andata?
Dopo dieci secondi Anna la Peste rispunta in compagnia della Barista Preferita:
- Questi due non te li puoi perdere.......dai che li fotografiamo.
Scambiamo qualche parola, giusto per giustificare la scelta coraggiosa di non sprofondare.

Risaliamo in sella, pronti per dar fuoco alle polveri.
- Non serve raccontarlo in giro, Brady
- Tranquillo Formichina, mi conosci no?
Testa bassa e siamo già a Valeggio, poi sulla splendida ciclabile fino a Peschiera e di nuovo strada trafficata verso Lazise, Bardolino, Garda e Torri.
Lì decido di affidarmi alla scienza infilandomi in gola due barrette energetiche.
Max riscopre il valore delle tradizioni con dei biscotti secchi scaduti ad inizio secolo.
Non è durissima la salita per Albisano, almeno fino a quando veniamo superati da un ciclista appena meno lento di noi.
Formichina è in piedi sui pedali pronto a vendicare l'affronto. Uno scatto fulmineo fotografa la sua dissennata azione e la sua sagoma sta già scomparendo.
- Tranquillo, mi sussurra il ciclista spavaldo, quello non arriva nemmeno a metà.
Attento ai particolari non posso evitare di cogliere il fiatone del ciclista sconosciuto. Mi alzo sui pedali e lo stacco così almeno non mi succhia la ruota.
In progressione vado a prendere Formichina che al posto del sudore spande acido lattico sull'asfalto. Mancano due curve, quello che basta per mettere in strada tutto quello che ho.
Al bivio scendo dalla bici, così tanto per rimarcare il distacco. Sì insomma, visto che non potrò mai farlo con i ciclisti veri, almeno per una volta con Formichina faccio lo sborone.
E adesso via per gli ultimi quaranta chilometri da percorrere a manetta prima che un sole mercenario ci abbandoni alle tenebre.
...

1 commento:

  1. Solo le foto dell'Americano vengono pubblicate?
    Max, l'omertà del Brady è garantita come quella di A. Signorini.

    RispondiElimina