Anonima camera d'albergo a sognar pedivelle e salite ardite.
L'agguerrita zanzara che trascorse l'infanzia a succhiar sangue nella opulenta Marca, or riposa spiaccicata alla candida parete, appena oltre il cuscino che ospitò la mia inquieta cefalica cavità.
Alle 4.17 dopo lunghissima e vana fuga essa esalò l'ultimo respiro.
Sbadigli malamente celati svelano ai molti presenti la notte vigile trascorsa in mutande a cacciar l'insetto.
E che sorpresa ritrovar nel web il cinguettio del Barbasa con la lontana Chica...
...
ah ah bentornato my brady!
RispondiEliminaCiao Mi Chica, mi sa ce devo tenere d'occhio il Barbasa...
RispondiEliminaDopo questa seconda uscita,
RispondiEliminanon è stata per nul spedita,
vera corsetta derelitta,
deduco per me gran sconfitta.
Non gli starò sicur a fianco,
giungendo insieme a lor stanco,
dicerto neanche a loro dietro,
subendo il lor viril retro,
sol del femminil mi diletto
mio grande morboso difetto.
Mi turba che verrò doppiato,
e il mio onor oltraggiato,
da lor risate subissato.