sabato 3 novembre 2012

Lenticchie e cotechino

Un pò per non fare la fine del pasticciere che a forza di sfornare dolci gli vanno in disgrazia, un pò per vedere i fenomeni del Race Team e, soprattutto, per certificare le assenze del nucleo di comando.
Sta di fatto che il serpentone di biker (io e Max Formichina) abbandona l'idea di salire ancora una volta sul Piccolo Stelvio e si dirige verso Piazza Brà.
E pensare che fino a quel momento ero fiero della mia sacca portaoggetti fissata al tubo superiore del telaio.
"Lì dentro gheto le lentichie col codeghin?".  Sospetto che il Race Team non abbia mai creduto nelle mie potenzialità...
Max Formichina si incarica di aprire una nuova via sulla parete di roccia che da Quinzano dovrebbe portare a Montecchio. Dopo una sequela di sirache, con la bici in spalla ritorniamo sui nostri passi.
Ma lo troveremo quel sentiero, per Dio se lo troveremo!
Piovono pallini da tutte le parti. L'insana passione della caccia sopravvive al canto degli uccellini e, per una mera questione di volume, il mio culo rimane un bersaglio probabilisticamente più facile di quello di Max Formichina.
Da Montecchio planiamo a Grezzana e poi, peraltro senza ricercare la desinenza, in un attimo ci ritroviamo a Marzana.
Quello continua a chiedere informazioni sulle strade a chiunque incontri, attività lesiva del mio orgoglioso senso di orientamento.
Sta di fatto che scopriamo una stradina asfaltata che in breve si inerpica per duecento metri di dislivello fino alle protesi a nord delle torricelle, proprio vicino al capitello.
Saluto Max Formichina ricordandogli di presentarsi lunedì in ufficio di buonora, ovviamente non prima di averlo mandato affanculo per questa ultima salita fuori programma.
--

Nessun commento:

Posta un commento