venerdì 18 gennaio 2013

Mia dolcissima Corinne

Mia dolcissima Corinne,
quanto é lontano il profumo della tua poesia. E' trascorsa solo una settimana ma a me pare un'eternità. Sono immerso in un mare di nebbia che cela al mio sguardo il colore del cielo. Forse é proprio questo che rende difficile sopportare la lontananza dall'azzurro dei tuoi occhi....

- sono passati più di vent'anni da quando scrissi queste righe. Allora ero un giovane tecnico che tracimava determinazione ed entusiasmo. Eravamo nel febbraio del 1992. 
Al termine della prima fase di un corso aziendale ci chiesero di raccontare le nostre impressioni immaginando di scrivere una lettera ad un nostro caro. I singoli manoscritti avrebbero dovuto rimanere anonimi e, una volta raccolti dal coordinatore, ognuno di noi ne avrebbe scelto uno a caso per poi leggerlo  a tutti i partecipanti. E fu così che quel giovane collega lesse il mio ardente amore per l'immaginaria Corinne, tra la meraviglia e lo stupore generale -

....é come se guardassimo da lontano una quercia girandole attorno. Potremmo vederla nell'insieme cambiando continuamente il punto di osservazione. Qualche volta avvicinandoci per meglio cogliere il profilo delle foglie, scorgendo quel passerotto nascosto al sicuro sul più alto dei rami.
Lo sai che siamo in più di centomila? Operai, tecnici, ingegneri, avvocati..... centomila persone nella "fabbrica" più importante del mondo: la Fabbrica dell'Energia.
Oh mia dolcissima Corinne, ricordi quel giorno in cui ti regalai la prima rosa?
Era accompagnata da un biglietto sul quale avevo scritto:

" Vorrei vivere in un sogno...
...ed invece sogno per poter vivere"

Dopo averlo letto abbassasti lo sguardo ed una lacrima scese rigandoti il viso.
Poi i nostri occhi si incontrarono.
Fu così che ci scambiammo il nostro primo bacio.
In fondo perché mai un tecnico non può essere anche un po' poeta?
___

5 commenti:

  1. in quel biglietto hai espresso il mistico che è in te, maestro brady.....

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  2. eh, dovremo parlarne, non è una vita facile quella dei poeti......

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  3. Direi un poeta puo essere un po' tecnico.
    Se c'erano tecnici femminili avresti conquistato qualche cuore. Perchè la poesia è donna.

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    1. Sì ma tu devi scegliere un riconoscimento alternativo alla cena....mi costeresti troppo!

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