Un paradiso per ritrovare se stessi, magari anche nel contatto con i propri simili.
E poi si sa che le api sono attratte dai fiorellini profumati. I mosconi no, quelli preferiscono le merde.
I fedelissimi del bilanciere sono relegati al piano terra. Lo zoccolo duro che non molla mai. Schiena dritta. Pirole grosse come un dito, prima e dopo.
Sono questi i Dinosauri del nostro tempo. Anzi i Dindio-sauri, in onore dell'idioma veneto che affibbia al tacchino il sinonimo di Dindio.
Lo spettro del divano di Mangiafuoco mi perseguita contrastando la voglia di rimanere all'opposizione.
Dopo la pedalata a forza cento per venti km equivalenti, asciugo la technobici dalle immonde gocce di sudore versate al cospetto della fatica e mi fiondo sul tappeto.
Simulo il T2 e parto sparato. Dal traguardo mi separano cinque interminabili kilometri.
Finale trionfale sulle note di Lucio Dalla: "Le gambe girano, é questa la novità".
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sti paradisi artificiali per idiosauri, pare esistessero già nel cretinaceo, quando ancora si dondolavano alla sbarra per la coda.....
RispondiEliminaMai una volta che riesca ad afferrare per la coda Tiger Woman.
RispondiEliminaAvviso per Barbasa: la frase non é reversibile...
Per Tiger Woman hai accettato l'offerta senza batter ciglio, sicuramente l'avrei fatto anch'io.
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