sabato 2 marzo 2013

Ritorno al futuro

Inutile perdere tempo al muro del pianto per ricercare la voglia di fare.
Verrà il momento di riconvertirmi alle passeggiate in montagna o, nella fase di declino postumo, alle camminate ai giardinetti sorretto dalle braccia possenti di una badante moldava.
Non ho più molto spazio per realizzare i sogni. Devo fare in fretta.
Salto sulla bici e mi avvio lesto verso il primo raduno stagionale dello Squadrone.
I ritmi sono consoni alla gamba attuale, solo qualche cavalcavia romperà la regolarità invocata da Claudio.
Che poi l'avevo capito subito che il concetto era una presa per il culo. "Regolari" mi incita sorpassandomi sulla via del ritorno.
Mi incollo alla sua ruota. Sale la velocità mentre il pum pum del cuore s'inalbera con scala logaritmica.
Soffro e non mollo. Soffro e non mollo. Soffro e non mollo.
Non ho alternative. In fondo é questo l'unico futuro che voglio avere.
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