sabato 6 aprile 2013

La decrescita infelice

Un'altra mattinata con il cielo minaccioso. Indecisione.
Poi penso ai Manetta, il corpo speciale che opera in Lombardia.
Loro sostengono che non esistano condizioni avverse ma solo ciclisti arrendevoli.
Infilo nella tasca il k-way, anche se sono profondamente convinto che non esistano mantelline miracolose ma solo ciclisti non idrorepellenti.
Novanta kilometri di passione. Sofferenza pura.
Forse é colpa della sequenza di allenamenti settimanali, le gambe di legno sono il frutto del combinato disposto pesi-nuoto-pedivelle.
Forse.
I compagni di squadra migliorano ad ogni uscita. Io regredisco.
E' questa la decrescita felice di cui tanto si parla?
Tentano di consolarmi raccontandomi la favola delle giornate No.
Proprio a me che da una vita ho perso la fede nell'esistenza delle giornate Sì.
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2 commenti:

  1. Chiudiam periodo rimato
    ma d'una cosa ne prendo atto,
    oltre maestro nel recitare
    ci sai ben far nel rimare,
    crapula poetica competizione
    qualche lode tua cazzone.
    EHM! Appropiato dir testone.

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  2. Esprimo sentito ringraziamento
    per tuo inatteso complimento.
    M'impegno per crapulatio futuro
    una porcata scriverò, lo giuro.

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