giovedì 4 aprile 2013

Ombre della ribalta

Ombre della ribalta - L'addio del Campione

Non credo si tratti d'evento raro
allegorico oscuramente luce del faro.
Toccherà abbandonar attuale ribalta
prospettiva che certo non mi esalta.
Ultimo sforzo per ascoltare
or che m'appresto a salutare.
Per prima cosa sono andato alla curia
chiedendo conto del vecchio Fast Furia
dicono piano tra porchi e madone
che tra noi sono io il vero campione.
Manco lo nomino l'antico Guerriero
rimasto ormai privo del possente sparviero.
Son così forte, mai così prima
che penso a sfidar Max Formichina
che sia di sera oppur di mattina
l'aspetta in salita figura barbina.
Un sol rammarico mi fa venir l'afta
sonora batosta patita dal Nafta
fortuna che almanco el me barbier
el m'a dito che son più forte del Salumier.

...avrei dovuto aggorgermene prima,
scassamento di balle rincorrer la rima.

4 commenti:

  1. se cotanta rima tramutassi in grinta
    quella dannata cima non l'avrebbe vinta... :)

    veni, vidi, bici

    ps. aargh, la verifica!

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  2. Lo spam ormai ci bombarda
    c'insegue perfino sul Garda
    rischio qualche commento si perda
    verifica arma contro 'sta merda.

    Invece di berne una pinta
    dovrei lavorar sulla grinta
    l'ho capito anch'io che son tordo
    su questo con Yo io concordo.

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  3. però il rischio, e so quel che dico,
    è di allontanare tutti tranne il nemico!
    orsù, limita i commenti ai registrati,
    e ne vedrai tosto i risultati...

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  4. Or cantavi l'allegra filastrocca,
    dell'illuso, forse campion che sbrocca,
    scusate se libero mia gran bocca.
    Padre F. Furia roso dal pentimento,
    sè chiuso, noi crediam in un convento,
    d'averlo portato al sfinimento.
    L'omo d'affettatrice e rampichino,
    d'aversar, salami si fà spuntino,
    di lui neanche lo sforzo d'un panino.
    Osar con Max l'intrepido Mirmidone,
    non v'è minimo, nullo paragone,
    un tra i forti Tebaldi squadrone.
    Si con salva il Guerrier inbalsamato,
    che tien la bela bici 'n scantinato,
    se ne strafrega e vive ben da beato.
    Forse con quel che pesa un quintale,
    che pedala con UNA che più vale,
    sarà ma quand'è il momento sale.
    E' questa l'autentica filastrocca,
    dell'illuso sognator che ben sbocca,
    cambierebbe qualcosa fosse gnocca.

    Giocar di rima l'è fadIGA
    come qualcos'ALTRO t'intrIGA.

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