Raccontava di avventure, di lotte lontane, di ideali travolti dall'incedere del tempo.
Le lunghe discussioni nelle quali ognuno rimaneva ancorato ad un credo inutile, tetro, quasi sempre sorpassato. Difendere un'idea per il gusto dell'elaborazione mentale. Non che non contassero le fondamenta del pensiero, per carità, ma non erano quelle a rompere il silenzio della stanza.
I riccioli si avvolgevano tra le dita mentre lei lo faceva sognare.
Credeva sarebbe stato per sempre. Credeva gli sarebbe bastato tenerla per mano.
E le settimane divennero mesi. Ed i mesi maturarono negli anni.
Ma l'uomo senza testa non sapeva amare...
ma de che... guarda come stringe quella boa: non è amore, quello?
RispondiEliminaCe l'ho sul comodino.
EliminaDice che vuole dormire accanto a me...
Transgenica ardua salita,
RispondiEliminapregna di bellezza e fatica,
amata, voluta, nemica,
vent'anni brama assopita.
Oh! Meraviglia alpinistica,
Campionissimo cima ambita,
t'ho presa ed or concupita,
odiata, tribulata amica.
Su ventisette chilometri
da pedalar con forza o stile,
allucinazioni di spetri.
Alfin non ti sento più ostile,
niun intenzion ch'or io arretri,
verace ciclismo virile.
Complimenti, sei un glande!
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