sabato 5 ottobre 2013

Enunciato aerodinamico

La bici mi ha stufato e poi non sono certo queste le giornate che invogliano a mietere le pedivelle.
Correre.....lassemo perdar, vabbé stasera mi butto / stasera mi butto / parapapapà.
Ben presto la corsia si arricchisce di due Muse in tenuta olimpionica. Ad ogni incrocio misuro la variazione della distanza che ci divide. Come i pistard che nell'inseguimento ad ogni giro di pista valutano il gap con l'avversario.
Io e quella con il costume bianco viaggiamo sincroni, due svizzeri. L'altra, quella con la guepiere nera, é leggermente più lenta e preferisce le ripetute. Santa donna.
Marco dice che lo scivolamento nell'acqua dev'essere fluido, bisogna porre attenzione ad ogni singolo movimento che potrebbe ostacolare l'avanzamento. La testa é un tutt'uno con il corpo e deve rimanere ferma, diritta verso l'orizzonte. Girarla il meno possibile, giusto per consentire il rifornimento ai polmoni.
Tradire l'enunciato aerodinamico o quella stratosferica guepiere....

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