mercoledì 23 ottobre 2013

Spugne mentali

Con le mani chiuse a pugno per stringere due palline da tennis, anche nuotare diventa un casino.
E riemergere per respirare non é poi così agevole, specie quando le vasche già percorse diventano un numero difficile da tenere a mente.
Ma é nelle prime bracciate subito dopo il ritorno alla normalità che si apprezza la presa possente della mano in acqua profonda. Sott'acqua il polso é uno snodo immobile che rende solidale mano ed avambraccio.
Il gomito alto, piegato, e la remata vigorosa fino a quanto dolgano le spalle.
Naturalmente io rimango un fantasista, un cazzone dentro e fuori dal cloro, ma mi abbandono alle parole ovattate del coach, lasciando che le informazioni tecniche impregnino la spugna mentale.

2 commenti:

  1. Credo che il blog sia da rinominare Tartarunner visti l'exploid nuottatori che stai avendo.

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  2. c'ho un sacco di cose destinate a non uscire dai confini mentali...

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