domenica 24 agosto 2014

Scambio fatale

Trentatré gocce sono sei volte la dose normale di un potente miorilassante.
In fondo le boccette si assomigliano un po' tutte.
Mio papà barcolla, farfuglia, non ci vede.
Prova tu a sorreggere un Garagna.
Non so come ma riusciamo a parcheggiarlo sul letto.
54 di minima, 98 la pressione massima.
Tieni duro che arrivano quelli con le braghe arancione.
Russa in una maniera disgustosa. Leggera, ma pur sempre di vergogna si tratta.
Lo girano e lo voltano senza segni di risveglio.
Decidono di portarlo all'ospedale per monitorare l'evoluzione dell'avvelenamento da farmaci.
A quel punto il braccio di mio padre abbandona il materasso, dito indice al soffitto a mo di tergicristallo, inequivocabile segnale di diniego.
Fosse coma, sarebbe leggero.
L'uomo tenta di alzarsi, capisce che deve dimostrare alla platea di stare dignitosamente per evitare il pronto soccorso.
Uno ad uno guarda i quattro paramedici del 118.
"Ostia che bela squadra che si. Se vegno al'ospedal con voialtri no torno più a casa", lasciando intendere non poche perplessità sul loro operato.....
"Quanti anni ha? / Che giorno è oggi? / Quanti figli ha? / Nipoti?".
"Vecio, a che no son gnancora fora de testa".
"Bene Vittorio, é stato un piacere conoscerla. Firmi la rinuncia al ricovero e arrivederci".

4 commenti:

  1. die hard.... fanculo, mi avevi spaventato!

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  2. Effettivamente si è trattato di uno scambio QUASI fatale.
    Il presentat'arm x fortuna non è stato necessario.

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  3. L'inossidabile Vittorio tiene duro, ne sono contento.

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