sabato 13 settembre 2014

L'intollerabile inversione a U

Lo vedo là in fondo, mi avrà dato cinquecento metri. Vabbé detto così sembra un niente, ma se aggiungo che la salita non arrivava al kilometro, allora la faccenda assume un risvolto drammatico.
Ma che cazzo fa?
Anziché aspettarmi alla fine dell'erta gira la bici e viene a cercarmi?
Il Nafta non si accontenta di stracciarmi. Macché, ha deciso di deridermi.
E non posso nemmeno incazzarmi perché qualche anno fa, a parti invertite, l'inversione a U era il mio passatempo preferito.
Mi guarda. Mi studia. Mi analizza. Mi squadra.
Vediamo per quanti secondi riuscirà a trattenere la lingua...
"Brady, me par che te abi messo su qualche chilo".
Non c'é niente da fare: i ciccioni dimagriti sono la peggior specie.
Lui che ha trascorso una vita imprigionato in un corpo zavorrato di adipe, sconfinando perfino in terza cifra, riflette sugli altri le sue fobie. Quello che non ha mai buttato via la taglia 54 perché sa bene quale sia il destino che lo attende.
Cafone.

7 commenti:

  1. Tutto un blablabla di corse, di granfondo, di progetti per il futuro.
    Irriconoscibile. Un mostro.

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  2. E' un percorso,si finisce con diventare vegetariani...

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  3. Eccone un altro che ritornerà presto nel club degli over 80

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  4. comunico il mio rientro,lento ,ma implacabile nella corsa.
    mi sento benon e son 75,4kg.sto arrivando......lentamente ma sto arrivando.
    HERBALIFE E SEI PROTAGONISTA

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  5. proprio adesso che mi son finido.....

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