sabato 17 gennaio 2015

Turn around


L'antifona l'avevo già capita ieri sera: "Appuntamento a casa tua alle 10. Ma forse non ho la macchina, e poi se piove...Facciamo così, ci aggiorniamo domattina presto".
Avrei dovuto prestargli il muletto, ma lo conosco da troppo tempo per non capire che il Nafta aveva già in mente di tirare il pacco.
Stamattina di buonora lo chiamo per conoscere l'eventuale giacenza di "se" e "ma".
Dice che in Borgo Venezia piove di brutto. Non che alle Stadio ci sia il sole, ma tant'é.....
Non giungono notizie nemmeno dai frazionisti Bike del Fumane. E non posso nemmeno consolarmi come il tipo nella foto, visto che ho da poco sostituito il vecchio coloratissimo copriletto Pandoro Paluani con un grigissimo 40-30-30.
Con il conforto delle previsioni meteo alle 13:30 inforco la bici, direzione Torri. Alla diga mi aggancio a due ciclisti che infastiditi dal succhiaggio ruota faranno di tutto per staccarmi.
Scena reverse con altri due sul lungolago. Mi fanno credere di averne un po' più di loro.
Abbocco. Maledette lusinghe.
Accelero subito dopo Garda, appena la strada si ingobbisce. Niente, come avere due francobolli attaccati al culo.
Dopo Punta San Vigilio pompo dinamite. Sono certo di scoppiare, ma non desisto.
A Torri con un mistificatorio gesto della mano segnalo l'ora del turn around.
Non saprei raccontare in quali condizioni, ma l'importante era solo arrivare a casa.
A qualsiasi ora.

2 commenti:

  1. C'era la nube FantozNaftiana, poi pedalare dietro a Grosse Natiche come l'ultima volta............

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