Sabato mattina - ore 8:55. Din Don. Il nafta c'é.
Siamo pronti per elevare al quadrato l'uscita di ieri. Stavolta annusiamo la piana di Villafranca con la variante Tamburino Sardo, tristemente nota perchè Mangiafuoco su quella collina ha scritto la più brutta pagina di storia del ciclismo italiano.
Ci isoliamo nel labirinto incantato della Sgaripola, dove tra l'oleandro e il baobab si celano le telecamere di TeleSantaViola.
Roba da Barbara D'urso...
RispondiEliminaNon si scherza con i sentimenti.
RispondiEliminaPer simil ripresa nessuna spesa
RispondiEliminaneanche na fregoleta de bareta,
ma LU' prevedeva ch'essendo ciccione
alla fine del giro schopavo el copertone.
L'hai pompata troppo......
RispondiEliminaDubio corer o bicicleta?
RispondiEliminaSia chela che *vò un pò più in freta*.
Emulo d'UN l'alenamenti segreti
vedi sora vari filmeti. (Chi la fà l'aspeti!)
Progno e piccolo Stelvio
salida che ghe vol "pelvio". "licenze poetique"
Pecà che mancava el Salumier
che *andar con lù lè un piaser*.
( *in mountain bike non fraintendiamo*)