venerdì 15 aprile 2016

Morte dignitosa

Perché se uno pensa che la nuotata serale somigli ad una sorta di rilassante percorso interiore, beh si sbaglia di grosso. Quelli sono come gli scalmanati che in bici non vedono nient'altro che la linea di mezzeria, se alzi la testa dal manubrio e perdi la ruota non riuscirai più a rientrare.
Cambia la location visto che stiamo blaterando di acque clorate, ma il cuore che pompa é lo stesso.
Stesse frequenze, stesse alterazioni psichiche. Stesse allucinazioni.
Le mani sul bordo, la spinta idrostatica, le spalle in alto, le gambe che si raccolgono per uscire.
La scaletta no, quella serve per le signore attempate dell'acquagym.
Il polpaccio si contrae in modo così violento da ruotare il piede ad angolo retto.
Disteso sul bordo non riesco nemmeno ad afferrarmi la zampa per cercare di estendere il gemello.
Non urlo. Non chiedo aiuto.
Sono un vigoroso sostenitore della morte dignitosa.

1 commento:

  1. Unica è la morte perenne la dignità
    d'ogni eroe ciò è vital verità,
    come Bardo avrei cantato tue gesta
    d'impetuosa temeraria gambalesta,
    tributi come un grande condottiero
    funerali da indomabile guerriero,
    nel sarcofago indossando la tenuta,
    ma! Di qual squadra sarà mai voluta?

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