martedì 6 ottobre 2009

La legalità ristabilita

Si parte da 70 e si arriva a 290.
Duecentoventi metri di dislivello. Queste sono le torricelle. Ripeti il circuito cinque volte, aggiungi un po' di pepe ed eccoti serviti 1100 metri di dislivello complessivi.
Niente male per questa uscita, l'ultima impegnativa prima della corsa di sabato prossimo.
C'è chi balla il tango, il flamenco o il passo doble.
Fra tutti io preferisco il passo bradipo ed è a questa andatura che affronto in solitaria il primo giro.
Al bivio arriva Massimo e, nonostante i propositi, il secondo è a manetta.
"Questo è un giro di recupero" dice il mio amico al terzo anello sapendo di mentire.
Va tutto bene finché un disgraziato è così sprovveduto da superarlo. Max parte, io non posso che seguirlo. A 500 metri dalla cima non ce n'è più per nessuno e Max la furia mi stacca di qualche metro.
Quarto giro. All'inizio della salita un ciclista, vestito da ciclista e con la bici da ciclista, ci sorpassa pedalando senza tenere le mani sul manubrio. Guardo il mio compagno e sudo freddo: è invasato e nei suoi occhi leggo il desiderio di vendetta.
Parte come un forsennato. Lo lascio andare perché stasera voglio ritornare a casa vivo. Al Santuario lo ha già ripreso, io seguo ad una cinquantina di metri. La strada spiana, li raggiungo e mi metto a ruota. Saliamo ai 20 all'ora, ho il cuore in gola. A San Mattia Massimo lancia la sfida e sorpassa l'ardito. Ormai conosco la strada: 500 metri pedalabili e 500 finali con buona pendenza.
Provo a fare quello che non ho mai fatto. Anziché scalare faccio scivolare la catena sulla corona da 50 denti, mi alzo sui pedali e parto a razzo.
Massimo tiene la ruota, l'altro ormai è disperso.
"Non ce la fai a resistere fin sopra, sei partito troppo presto!"
Odio questo lavoro sporco di demolizione psicologica dell'avversario.
Stavolta tocca il tasto sbagliato. SU COL CUL e spingo i pedali al punto che per un attimo sollevo da terra la ruota posteriore. Non ho il cardio. Una fortuna perché sono in fuori giri.
Ci siamo, al traguardo virtuale ho piazzato il mio culo davanti al suo naso.
Quinto giro in relax totale. E chissenefrega, ormai la legalità è stata ristabilita.

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