domenica 8 novembre 2009

L'uomo che fissa le capre

Piove, c'è vento e fa freddo.
Non mi resta che sfogliare il giornale alla ricerca di un film che riempia il mio pomeriggio.
La scelta cade su quello con il titolo più strambo.
Sto puntando "Capitalism: a love story" di Micheal Moore, ma lo daranno solo stasera.
Sarà per la prossima.
Le luci si spengono: che abbia inizio "L'uomo che fissa le capre".
Vabbè dai, è come un motore freddo che stenta ad andare a regime, ma è solo una questione di tempo. Vedrai che fra un pò la musica cambierà.
Ogni tanto una risata collettiva mi riporta in vita.
Giuro che non capisco cosa ci sia da ridere. Ne ho visti molti di film, ma uno così senza storia, senza spina dorsale, senza significato, senza battute spiritose........ma che razza di film è?
Decido di autoflagellarmi e così rinuncio al ritiro anticipato.
Non posso permettermi di fare come Pizzolato che vola a New York per correre solo metà della gara che lo ha reso famoso.
Insomma un film inguardabile con un finale indecente.
E' un mistero come la grande attrice Elisabetta Canalis possa amare uno che fa film del genere.
Mah.....incredibile, con tutti i bloggers creativi che ci sono in giro.

1 commento:

  1. Non son venuto al cinema e da quel che leggo ho fatto bene, non ci sarò Mercoledì e questo mi dispiace assai.

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