Aspettando domani

50'57" - San Zeno 10 giri.
La giornata sportiva inizia alle 7.15.
La palestra è deserta e dalle ampie vetrate le cime innevate mi tentano come adulanti sirene.
Ora tocca agli adduttori, il loro compito è quello di sorreggere il mio culo.
Alle 18 Fast Furia mi aspetta a San Zeno perché è ora di capire che intenzioni abbia questo cazzo di piede.
Partiamo cauti e F.F. modifica in corsa la diagnosi originaria, nulla di grave: dolori di adattamento. Mi sento rassicurato dagli accertamenti clinici del primo giro ed aumento leggermente.
Il tachimetro segna 170 battiti per minuto ma continuo a tenere, anche perchè sul sentiero appare l'Antilope Nera. Strano trovarla con questo clima freddo ed umido, lei è un'atleta che ha bisogno del sole per sprigionare la potenza atomica della sua sinuosa carrozzeria.
La sorpassiamo come fosse una casalinga tapasciona e non la degnamo di uno sguardo.
E' così che si fa....Fast Furia conosce la vecchia tecnica della finta indifferenza.
Chiudiamo in un tempo ottimo considerando che non corro da quindici giorni.
Da quando sono rientrato a casa sto camminando su una gamba sola. Mi manca il coraggio di verificare se la pianta destra mi provochi dolore al contatto con il suolo.
Ultima annotazione sul peso: da quando ho manifestato la blanda intenzione di adottare un regìme alimentare controllato sono aumentato di un kilo.
Qua l'affare s'ingrossa.