venerdì 4 dicembre 2009

L'emozione del punto morto inferiore

Stanotte ho dormito con la mia nuova divisa da ciclista.
Niente doccia al risveglio perché non voglio più togliermela di dosso.
Troppo bella. Troppo colorata. Troppo veloce.
I jeans indossati sopra alla salopette mi vanno un pò stretti, ma ci vuole poco per abituarsi.
Una bella spruzzata di deodorante uccide i microbi che trapassano la variopinta maglia tecnica in corrispondenza delle ascelle, ancora un bottone ed anche la camicia è sistemata.
Mi stringe sul collo.......così il viso prende colore, ma mi dicono di stare tranquillo: questa è la taglia che fa per me.
Perché i ciclisti vestono attillati. Mica come i giocatori di basket che hanno i bragoni di scaramacai.
Mi immagino in bici, impeccabile nella mia uniforme. Nessuno potrà avere l'ardire di sorpassarmi.
Intanto è trascorsa una settimana di riflessione con nient'altro che due miseri allenamenti nelle stanze chiuse della palestra.
Vado di spalle, torace e schiena e quando esco per un quarto d'ora mi muovo al rallentatore.
Mi manca il gesto aerobico e se non sarà la corsa mi butterò in piscina o tenterò la triste strada dello spinning.
Vorrei provare le emozioni del punto morto inferiore, che nel mio caso dista sei kg dal mio peso attuale.
La mia forza di volontà tra poco sarà sotto assedio. L'esercito dei pandori si sta avvicinando.
Settantacinque kg per la prima gara di aprile.........ce la farò?
Fanculo, io ci provo!

5 commenti:

  1. Però inizia con stan ca vien

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  2. Mi hai convinto Freccia: il regime alimentare controllato è rimandato a dopo l'Epifania.........

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  3. Come iperefficente gregario, "o lepre", seguirò l'esempio del capo Team.

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  4. anca mi, anca mi aspetime ah ah ah

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  5. Slugger precisazione:
    Essere Ralentato Perchè Estremamente Largo.

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