sabato 9 gennaio 2010

Giochi di parole

Fino a quel momento la giornata era stata tragica. Tre ore buttate nel cesso per cercare di capire perchè ogni volta che lanciavo una stampa mandassi in tilt la stampante. Gli applicativi che gestiscono le stampanti sono micidiali. Manomettono registri e files di sistema creando conflitti con le altre periferiche già installate. E gli elettricisti che vogliono fare gli informatici.
E poi la pioggia, ancora lei!
Ma quando tutto sembrava perduto, finalmente è arrivata la sera:
- Ognuno si assume la responsabilità delle cose che dice
Anche se detta con il sorriso sulle labbra, la presentazione di Gianni Barbasa scatena un mormorio generale nella sala gremita. Lui imperterrito impugna il microfono ed inizia a declamare il suo libello rimato. Con un irresistibile e spregiudicato gioco di parole il Poetasso immagina la Mole Antonelliana come un simbolo fallico........
- Come sono andato?
- Una meraviglia. Hai recitato molto bene dando la giusta enfasi ai passaggi più arditi, finalmente rispettando le pause come solo un attore di lungo corso avrebbe saputo fare. Ti trovo artisticamente più maturo perchè hai perso la smania di arrivare subito al dunque, compagna dei tuoi tuoi primi passi poetici.
Ecco, per restare in tema direi che........non soffri più di eiaculazione precoce.

3 commenti:

  1. ADULATORE,l'enfasi nel descrivere la serata vedo il scrittore, peccato che non si sblocchi il poeta e si che ne ha di delizie nel carniere.

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  2. Sei una potenza Slug.
    Mi impegno per il prossimo Simposio del 5 febbraio a recitare qualche porcata.
    Per la Crapula del 12....dovrò iniziare a pensarci.

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  3. Ancor dubbi sulle tue capacità lessicali poetiche.

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