mercoledì 10 marzo 2010

Dalla vita in giù

Ritorno in palestra dopo quindici giorni di assenza forzata.
Un ritorno a metà, precisamente dalla vita in giù perché con il braccio destro non riesco nemmeno a sollevare lo spazzolino da denti.

Solite persone nella sala attrezzi, tutte poco inclini al saluto od al sorriso di circostanza.
Nemmeno io sono particolarmente socievole ma mi sento imbarazzato se in una stanza popolata non riesco ad incrociare lo sguardo di nessuno.
Per fugare ogni dubbio mi annuso le ascelle. Sprigionano profumo di primavera......è proprio una forma caratteriale dei miei compagni di merende.

Vado con i lombari per poi saltare ai quadricipiti femorali. Poi passo ai bicipiti e concludo con i gemelli diversi.

Decido di lasciare un segno della mia presenza in questo luogo di anime riservate:
- Mi devo limitare alle gambe perché ho un braccio malconcio. Sono caduto in bicicletta. Mi piace un sacco andare in bici.
- A me piace il caldo.
E' pur vero che fuori sta nevicando, ma che cazzo di risposta è?

E' come se la mia Barista Preferita mi dicesse:
- Tesoro, ti piace il caffè che ti ho preparato? E' una miscela pregiata appena arrivata dall'Alaska. La riservo alle persone speciali come Te.....mmmm quando ti deciderai a chiedere la mia mano?
Ed io, anziché cadere svenuto sul pavimento dell'Autogrill, rispondessi con la voce di Slug, il cavernicolo:
- A mi me piase solo chela roba là.

Insomma lo spiazzamento causato dalla risposta mi convince a desistere da ulteriori sviluppi e rinuncio alla conversazione.
Ho detto alla conversazione....non al caffè!
...

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