venerdì 22 ottobre 2010

Corsa allucinogena

Riprendo piano piano il mio percorso ma sento che patisco lo stacco.
L'ho detto mille volte che non sono io a voler per forza correre, è la mia testa ad essere affamata di fatica.
Una testa che usa il corpo per saziarsi degli stimoli della stanchezza e che pretende il gusto acido del sudore.
Il torpore che avvolge i sensi dopo un allenamento tirato mi trasmette calma e tranquillità.
Accantono il nero che imprigiona i miei pensieri e lascio spazio alla fantasia, alle chimere, a tutto quello che mi consente di sognare....perché qualcosa dovrà per forza accadere.
A piccoli passi completo il primo giro di riscaldamento e poi decollo per una cavalcata giudiziosa ma decisa. Cinque k e poi mi fermo, stanco a sufficienza per ritrovare il mio temporaneo stato di grazia.
Una sorta di corsa allucinogena, perché stasera non ho voglia di soffrire.
...

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