martedì 2 novembre 2010

Saudade

Sono appena tornato dall'isola web dei miei fratelli ciclisti.
Qualcuno comincia già a raccontare la tristezza dei giorni di pioggia e della notte che sta diventando padrona dei pomeriggi.
...e la bici, lasciata sola ad aspettare il tempo che verrà.
E' il momento di pensare alle grandi imprese sui pedali, alla fatica, al sudore lasciato sull'asfalto, ai tanti "vaffanculo, questa è l'ultima volta!". 
Al Pordoi, impossibile dimenticare.
I ricordi sono reali, come le forature o le cadute che fanno male.
Cristo Santo e quella cotta rimediata in Slovenia? Ero rimasto da solo e senz'acqua su quella salita che non finiva mai......per fortuna che anche i camposanti sloveni hanno le loro fontanelle.
Il presente, il MIO presente è invece un'oasi virtuale che nonostante i ripetuti tentativi non riesco a modellare come vorrei.
Dovrò aspettare domani perché il presente diventi passato e la vita virtuale si trasformi in reale?
...

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