giovedì 16 dicembre 2010

Tiramolla

Giornate governate dall'indecisione.
Con questo freddo non sono nemmeno sfiorato dall'idea di correre in notturna.
Come sono lontani i tempi in cui il sole allungava l'ombra della mia bici ben oltre le otto della sera.
Esco tardi dalla trincea perché sono una delle tante vittime delle chiusure di fine anno.
Varco la soglia della palestra deciso a sgambare sul tapis roulant. E proprio mentre mi accingevo a calpestare il tappeto a fianco dell'immancabile ballerina, sento un lamento provenire flebile dall'altra parte della sala.
"Sono qua Brady, non mi abbandonare. Ti prego, stringimi forte tra le tue braccia".
Inutile provare a resistere, mi stendo sulla panca ed impugno il bilanciere: "eccomi, gelosone".
Infilo cinque serie e proseguo in un delirio culturistico. Pettorali, deltoidi, dorsali, bicipiti, tricipiti.
La trance aerobica è sempre più lontana.
Mi manca il sole, il caldo, il bruciore degli occhi colmi di sudore.
La prossima volta rinasco in Sicilia, dovrò ricordarmi di dirlo al Dalai Lama.
...

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