sabato 30 luglio 2011

Uno di loro

Secondo me quelle erano mesi che non vedevano una merda.
Sì perché non ci sono altri motivi validi per scatenarsi in quel modo contro di me.
Le mosche di Sorgà sono una cosa allucinante.
Finalmente mi godo la fatica, quel senso di "ce l'ho fatta" che ritrovo puntuale alla fine di una corsa devastante.
Trenta gradi, sole a picco e granoturco ormai maturo che rilascia nell'aria velenose goccioline di vapore.
Non ci sono segreti, questa é la Pianura Padana.
Lunghi rettilinei sterrati delimitano i confini dei fondi agricoli dove l'ombra la pagheresti a peso d'oro. Finalmente la casa padronale offre riparo dalla cattiveria del Sole.
Un altro mese di luglio che se ne va. Un'altra pagina da aggiungere al libro dei ricordi.
Vedo gli sguardi del bambino con gli occhialini e della ragazzina con le trecce. Aiutano le loro mamme al tavolo del ristoro.
- Ragazzi, sono io il primo vero? Non é passato nessuno prima di me!
Ridono, ridono di gusto. E sorrido anch'io perché in fondo mi sento uno di loro.
...

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