Anche un nome ti rimane appiccicato finché respiri. C'é solo da augurarsi di non incontrare sulla propria strada genitori amanti della desinenza "ino", come quelli che hanno sacrificato ad una vita da vezzeggiativi i miei colleghi Gasparino e Robertino.
Il nomignolo, lo pseudo od il virtuosissimo nick, si possono scegliere con calma, modificare nel tempo, adattare alle sfumature del carattere. Il nick cresce con noi, è un vestito su misura che si adatta alle forme.
Il nick si evolve.
Oddio, sulle orme dell'uomo da divano, nel caso del Nafta lo pseudo é inesorabilmente condannato a regredire.
Come il Guerriero Rispolverato che a pieno titolo si é trasformato in Mangiafuoco. La foto parla chiaro.
O come Fast Furia, perché nel listino prezzi il modello scorbutico non manca mai.
Al Salumier.....é ora di dargli una ritocattina e anche Freccia non é più quello di una volta.
Consoliamoci con Max Formichina, tutti nella vita abbiamo bisogno di certezze.
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senti, meglio la desinenza 'ino' che 'one', dai retta....
RispondiEliminaApprovo in tutto simil desinenza
RispondiEliminasol unico caso non è competenza,
attributo maschil riproduttivo
la seconda lo rende più attivo.
I miei complimenti al solito grande Brady che, con pochi tratti decisi, riesce a dipingere il quadro del mondo che lo circonda...
RispondiEliminaTra l'altro, conoscendolo, sono convinto che il mio collega sia colpevolmente orgoglione di chiamarsi Robertino.
RispondiEliminaAnche Nafta dipinge rime correndo sul precipizio dei doppi sensi. E' il suo modo di usare....ehm...il pennello.
Ma dai Raggio di Sole...convengo sulla desinenza "ore", ma per questi più che un pittore servirebbe un domatore.