martedì 6 settembre 2011

K.L.


Nell'attesa della madre di tutte le crackate di schiena ritorno all'anello natìo.
Con me il sorriso per le liriche rimate del Nafta e per aver stanato Fat Furia dal fortino della ritrosia.
Trascino le samoche per un quarto d'ora prima di accodarmi al trenino futurista.
Loro pompano. Io panteso.
Loro allungano. Io panteso.
Loro perdono i pezzi. Io panteso.
Loro finiscono il vapore. Io allungo.
Due giri sotto alla muraglia dei dieci minuti, rallento per non strafare e recupero.
Ossigeno i polmoni mentre il sangue pulsa nei quadricipiti femorali.
La tipa mi supera con sufficienza, quasi a rimproverarmi quel sorpasso del giro precedente.
Tre badilate di aria pre-notturna e la caldaia é di nuovo piena di carbone da bruciare.
Sono l'ultimo frazionista di una staffetta immaginaria.
Trascinato dall'ardore provo il chilometro lanciato [K.L.], mille metri per sapere fin dove osare.
...

4 commenti:

  1. Riprende suo primo amor il Capo
    io solita monotonia daccapo,
    domani con mon Capitenne bici
    giornata, forse, di buoni auspici,
    poi cul seduto e volante in mano
    qui sì che soffre il mio deretano,
    ma ritorna il Simposio venerdì
    grandiosa mente chi lo concepì.

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  2. Quel che tra i blog è la vera eccellenza
    Sempre riserva un più grande stupore
    Massima quindi la riverenza
    Di fronte a rime di tale ardore

    Ciò che le menti di Brady e amici
    Sfornan con tanta disinvoltura
    Noi avventori fan certo felici
    Del blog ci invitano alla lettura

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  3. Bene, bene altra buona mente
    che di buone rime si spreme,
    or lo invito cordialmente
    col Capo, dicerto insieme,
    qui al Simposio permanente
    serata poetica supreme.

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  4. Sia per la mente
    Che per la panza
    Verrei veemente
    Ma la distanza
    Tosto mi frena
    Potrei sì in bici
    Di buona lena
    Trovar gli amici
    Ahimè arrivando
    Col culo rotto
    Ed esibendo
    Un pianto dirotto

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