Percezioni

E' furbo, molto furbo. Il cervello dico.
Torno tardi dal lavoro, un freddo della Madonna. Ritrovo la mia casa accogliente e calda. Tolgo il giubbotto.
Click, accendo la luce. Caffè americano.
Col cazzo che vado a correre.
Ma lui non riesce a starsene zitto, il cervello dico, e gentilmente mi suggerisce un'alternativa: un'ora di corsa sintetica. Sembra ascoltarmi quando gli ricordo dei due giorni di squaquaramento, salvo poi farmi cadere lo sguardo sul calendario. Una  scritta rossa sovrasta domenica 20 novembre: Palmanova, Record del Mondo.
Poco dopo sono già in atmosfera protetta a sgambettare sul tapis roulant.
L'altra mattina, vabbé c'entra poco ma proprio qua volevo arrivare, mentre aspettavo il Nafta sotto casa per la Santa Corsa, ho notato che il suo palazzo era stato da poco rimodernato. La porta d'ingresso a vetri nuova di palla, le cassette della posta posizionate all'esterno, addirittura un moderno citofono come dissuasore dal tradizionale doppio colpo di clacson.
Fotografia immediata a titolo ricattatorio: visto che ha fatto il brillante con la casa, avrà pur avanzato due euro per pagare il caffè. Eppure riguardando l'immagine c'é qualcosa di misterioso.
Sì, é tutto nuovo...ma é come se ci fosse un oggetto d'antiquariato, un reperto archeologico, un cimelio, una mummia, un dinosauro che percepisco ma che non riesco a focalizzare. Mah...

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