oggi ti spiavo in palestra mentre pantesavi sul tapis roulant. Il vento gelido del nord sembrava penetrare attraverso le ampie vetrate, eppure tu non avevi freddo.
Anzi, sudavi come un cammello.
Ammiro la tua determinazione, la tua caparbietà.
Amo il tuo viso segnato dalla fatica, le tue smorfie di dolore, l'acre odor di rupestre quadrupede.
Ti confesso di essere stata sorpresa nel conoscere la tua età, hai solo trentatré anni, un ragazzo che sembra più maturo quando il corpo si ribella alla forza di gravità e le rughe accompagnano il movimento alternato del bilanciere.
Apprezzo la tua sincerità e le tue piccole follie. Che ridere quando mi hai spiegato che per aumentare la sudorazione, sotto alla maglietta indossi un salvagente.
E io ingenuamente maliziosa che pensavo alle maniglie dell'amore...
Non ho mai conosciuto un triatleta vero, uno come te capace di correre la maratona appena sopra le due ore.....me l'hai ripetuto così tante volte che perfino io, sportiva improvvisata, l'ho imparato a memoria.
E quella volta che hai battuto i keniani? Che emozione Brady, sarei impazzita di gioia se solo fossi stata al traguardo ad aspettarti.
Mi dispiace molto che i ragazzi dello squadrone non vogliano più pedalare con te. Ti ho visto piangere quando mi hai raccontato di quel ciclista che non sopporta di guardarti il culo in salita.
Ma questa é la vita Brady.
Nell'attesa di uno sguardo, con mano tremante ti mando un bacio.
Tiger Woman
...
E' bello sognare...
RispondiEliminaHanno buona roba i pusher di Villafranca.
RispondiEliminaDopo quesra lettera fatti venire l'ispirazione per la crapula.