Dicono che avrei dovuto graduare il rientro con una pedalata meno impegnativa.
Eppure nei primi mille metri della salita mi sentivo gagliardo. Peccato per quegli ultimi 24 chilometri...
Ad Erbezzo ci infiliamo sotto ad un tendone per ripararci dalla pioggia.
La temperatura scende rapidamente e per mere ragioni termiche mangiamo un paninazzo col salame.
Il crollo arriva sul tratto finale che porta a Malga Lessinia:
Su quella lunghissima, interminabile erta
mi sono sentito proprio una merda.
Decido allora cosa opportuna
che porti a loro tanta fortuna.
Calpestate dunque questa popò
sperando che serva...almeno un pò.
E che vi porti tanta fortuna... |
Gli gnocchi di malga. Però che schifo tutto quel burro fuso |
Ma come cazzo fanno a mangiarsi tutto quel burro? |
EL POMPA, in piena azione sulla circonvallazione di Verona |
...
Bravi il trio mangia e bevi team.. Poi non ti lamentar e proprio fai cagar, quasi un pito te me pari nella lotta a te impari, se continui tu a mangiare in pianura dovrai stare, ma si felice,amico mio,prega tanto padre Pio, che in alto Lui ti eleva e la terza gamba puoi far leva..by gabri.
RispondiEliminaUna bella e simpatica compagnia, gnocchi di malga,paninazzo col salame...e cosa si può desiderare di meglio e di più??????
RispondiEliminaMagari gabri ha rinunciato alla prova bilancia, ma per Dio avrà pure uno specchio in casa...
RispondiEliminaL'EPICA PEDALATA
RispondiEliminaBellissima giornata splendente
di *Raggi di Sole* sorridente,
al fin della salita più dura
ove eravam bruciati d’arsura,
a quarto di strada dalla meta
già pregustavam ciò che ci “speta”,
ecco arrivar spaccar le ”bale”
Fantozian piovoso temporale
s’udì l’urlo:- Azzo ci “fermiam”
lo dico io Brady “capitan”,
si sappia sol tempo c’ha sconfitti
in questa epica impresa d’arditi.
E dentro bar prese posizione
trovando noi giusta decisione.
Salame, Coca consolazione
per sopir nostra lacrimazione,
Ecco arrivar telefonata
che niun di noi s’era aspettata:
- Noi siam alla malga siete morti.
Erran nostre amate consorti,
DIO sia benedetto ciò c’ha dato
dono delle donne sia laudato,
- Saliam sfidiam l’amara sorte
gnocca, eh, eh, gnocchi o la morte.
Grido d’impeto il nostro Capo
riprender a pedalar daccapo.
In testa col casco con pennacchio
Il tempo non era più spauracchio.
Fu all’ultima parte lungo pendio
sue energie eran dispendio,
‘na crisi enorme fu assalito
e vedendo Lui tanto avvilito:
-Mon Capitenne illudea spinger
non dicerto tue natiche stringer!
Dissi giuste parole magiche
e per evitar cose tragiche
riprese pedalar con ardore
tirando fuori tutto suo cuore.
Cosi la malga fu conquistata
con porzion di gnocchi celebrata.
* Dovuto omaggio a una nostra amica*
“ rime sonore”
Ci sarebbero volute le "onde te urto".
RispondiEliminaBravi!