Strada senza uscita

Quello di oggi é un film già visto al Tour: il gregario sulle salite dei Pirenei stacca il suo Capitano che indossa la maglia gialla. Fromme urla al suo compagno di non perdere la ruota, ma non lo sta incitando, anzi. Gesticola in modo plateale, vuol far capire a tutti di essere il più forte.
La Maglia Gialla sputa sangue e si riporta sotto, troppo signore per mandarlo affanculo.
Non ho la classe di Wiggins. Per questo quando vedo il Nafta fermo ad aspettarmi sul tratto finale della salita, stacco la mano dal manubrio, la chiudo a pugno e gliela mostro sul muso in tono minaccioso.
 - Lo sapevi che sarebbe stato un massacro. L'hai fatto apposta.
- Credimi Brady, non credevo fosse così dura
Bugiardo. Per convincermi della sua buona fede, poco prima aveva finto di sbagliare percorso infilandosi in una strada senza uscita. Ingenuamente filosofeggio impantanadomi in paragoni arditi tra la mia vita ed il significato recondito del cartello stradale.
Ma era un depistaggio, un tentativo balordo di carpire la mia buona fede.
All'inizio della salita vera, quella che da San Peretto si inerpica a Montecchio, passiamo davanti alla Trattoria La Porchetta. Mi raccolgo in preghiera pensando alla sorte dei miei simili.
Le pendenze sono inaffrontabili. Nafta prende il largo, il suo è destinato ad essere un predominio limitato nel tempo, massimo due settimane.
Ma mi brucia lo stesso. Maledettamente.
Su un tornante mi appare la visione di Fast Furia, bello, magro e sorridente.
Quando l'ossigeno non giunge più al cervello é il momento di rallentare.

Nafta inizia il depistaggio mettendo in atto il suo piano criminale

Su quel tornante é apparsa la visione di Fast Furia...

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