lunedì 3 settembre 2012

C'é una strada nel bosco

Non serve cercare a tutti i costi di inventarsi qualcosa di nuovo. Quello che desideriamo, almeno qualche volta, é nascosto dietro l'angolo di casa.
Da troppo tempo non salgo sulla bici per farmi intimorire da un cielo scuro ed invernale.
Salgo agile sulla salita che nel circuito mondiale i ciclisti hanno scalato innumerevoli volte. La mia MTB pesa come la Skoda e, ma questo lo capirò più tardi, i copertoni da strada si chiamano così perché sulle rocce fradicie rischiano di farti finire con il culo per terra.
Imbocco il sentiero proprio mentre le prime gocce di pioggia si mescolano al sudore.
Il bosco amplifica il buio di questo tardo pomeriggio.
C'é un che di misterioso.
Sono meravigliosamente solo e voglio vivere fino in fondo, avvolto in questa insolita sensazione di timore.

Vieni, c'é una strada nel bosco....

Verona vista dalle colline di Quinzano. Tra poco sarà buio.

2 commenti:

  1. Sono un fautore del solitario e delle mie ritualita..le cerco e mi nutrono.poi vivo nel Mondo e lo gusto con ..distacco..ma con te Brady voglio pedalar e tu ti devi rasegnar..fissa un incontro e non sara uno scontro..fissa un giorno e io saro pronto..

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  2. Penso ad un giro importante, qualcosa a cui ripensare nelle tristi serate invernali.
    Voglio salire sul Pasubio dalla Strada degli Scarrubi e ridiscendere dalla Strada degli Eroi. Ristorarmi al rifugio Papa pensando a quelle montagne che hanno scritto la storia.
    Sabato prossimo sarò senza Skoda, si potrebbe fare il successivo. oppure l'altro ancora.

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