Lui arriva salutando e baciando tutti con la cordialità tipica di un'amicizia datata.
Si permette anche di riprendere il solito asino che s'inceppa sulla pronuncia.
Arrivato in ufficio smanetto sul cellulare:
- Cazzo ci facevi nei miei sogni? Roba da matti.
Trasportata da un sms la risposta di Yò non tarda ad arrivare.
Come da una finestra aperta, a cavalcioni mi infilo nel monitor del notebook.
Annullo la distanza tra le due realtà e finalmente m'immergo totalmente nel virtuale.
Sono IronBrady, magari non esisto ma ho un cuore che pulsa, polpastrelli che bacchettano la tastiera ed una bocca sempre affamata.
GNAMM...
___
mi sarei riconosciuto anche senza essere nominato, sono uno stronzo persino in sogno...
RispondiEliminaPerò mi fai ridere...
RispondiElimina