Inutile paragonarlo al Tour perché quello é un altro mondo, per cui prendo le cose buone del Giro e fanculo tutto il resto.
Un finale incredibile con i nostri campioni che sbrissiavano per terra come saponette.
Tolto di mezzo il tedescone che sembrava imbattibile (ritirato per dichiarato febbrone equino), Elia Viviani, sprinter veronese della Cannodale, ha l'ambizione di vincere. Finisce sull'asfalto ai meno tre insieme alle locomotive della sua squadra.
Si rialza e riparte ai sessanta orari. Ancora una volta piazzato: é quinto. Grande!
Ma il fenomeno di giornata si chiama Nacer Bouhanni, francesino che compirà 24 anni a luglio. Fora ai meno dieci con il gruppo sfilato a velocità atomica.
Sfrutta la scia delle ammiraglie fino al cazziatone del giudice che minaccia querele. La frequenza di pedalata è incredibile e di certo non spinge la compact.
Silvio Martinello, bravo il giusto ma Davide Cassani é insostituibile, dubita sulle possibilità di riaggancio del peloton e poi ci sarebbe da risalire in testa.
E se anche per assurdo potesse farcela l'acido lattico gli presenterebbe il conto.
Ma il ragazzo della FDJ ha forza e coraggio da vendere e lo sprint é di quelli da non perdere...
Tubolari duri come il marmo e lisci come la pelle di una...(va beh decidi tu....)
RispondiElimina...e ci credo che cadono sul bagnato....!
Troppo pericoloso il circuito finale da ripetere tre volte, micidiale con la pioggia.
EliminaPer me i velocisti sono dei pazzi scatenati....che coraggio!
noi sopra gli 80kg non saremmo caduti,l'acqua vaporizza sotto i copertoncini!
RispondiEliminaOrmai il peso è una zavorra irreversibile.
EliminaCredo non ci sia più niente da fare.....mi resta solo il pisssicologo.