martedì 8 dicembre 2015

Direzione degradata


Se non fosse che comunque vada un rientro é sempre un successo, l'uscita di oggi la definirei un disastro. Bastano cinque minuti perché il Nafta con due sirache ed una inversione ad U, comunichi al gruppo di aver rotto l'attacco della scarpetta.
Lo rincorriamo. Di più, lo rincuoriamo.
Ed è così che, dopo la sosta garage, la programmata direzione lago degrada in una umidissima ciclabile per Zevio.
Cristina, ciclista per caso, ha i geloni al piede senza copriscarpe. Lei pensa che la coppia si sia spaiata a causa di una caduta accidentale dal terrazzo. Maledette mollette per la biancheria....
Si potrà dire che io affronti il Pasubio senza camera d'aria di scorta, ma mai e poi mai nessuno potrà affermare che non sia pronto a soccorrere una femmina in difficoltà.
Estraggo lo scaldino dalla finta borraccia, lo agito per innescare la reazione chimica e, visti i tempi incompatibili con il piede desnudo, le porgo anche l'altro scaldino che mi intiepidiva la schiena.
E pensare che stamattina sembravo un ciclista vero....

        

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