giovedì 21 luglio 2016

Penetrando il fluido clorato

Strong dice che, forse, non vale la pena perderci troppo tempo.
Sarà consapevolezza. Sarà testardaggine.
Fatto sta che non mi arrendo e ogni tanto butto qualche banconota da cento nel "penetrando il fluido clorato".
La gambata corretta, per chi come me non usa le gambe, è severamente dispendiosa.
La bracciata è semplicemente diversa.
Via la fase di scivolamento in avanti dopo che la mano è entrata nell'acqua.
Via la testa incassata nelle spalle.
Via la mano aperta a forchetta, avanti col cucchiaio.
Così riesco a sentire l'acqua mentre la spingo verso il lato opposto al moto.
Sfruttando l'effetto placebo potrei limare sette secondi ai trenta minuti della frazione swim.
Così come potrei perdere dieci minuti in bike, a causa del prolungato full immersion acquatico.
C'è niente da fare, Strong non parla (quasi) mai alla cazzo.

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