E niente, se il blog è lento i social sono veloci. Troppo veloci.
Al punto che il post invecchia nel soffio di tempo che divide le ultime tamburellate sulla tastiera dal click del tasto "invio".
E non c'è nemmeno la dignità del diario che ti restituisce fedele le tue stesse parole.
Infischiandone che tu sei diverso.
Perché nessuno di noi è più ciò che ha scritto.
La crudeltà dello specchio che riflette una persona diversa.
Niente di più vero.
Modificare le percezioni.
Amplificare le sfumature.
Sorridere e analizzare, lontanissimi da divani psicanalitici e tomi indigeribili.
"Siamo solo noi
che non abbiamo più rispetto per niente
neanche per la mente..."
Nessun commento:
Posta un commento