domenica 10 maggio 2020

Un nuovo Papa

Dopo la prima settimana di parziali aperture, oggi è il primo crash-test della Fase 2.
Le Regioni infiammano la discussione chiedendo di fissare al 18 maggio la riapertura delle attività ancora congelate. 
Basso profilo del Governo che non si pronuncia in attesa degli esiti del post 4 maggio.
Luca Zaia palesa insofferenza nei confronti del Comitato tecnico scientifico nazionale, reo di non distinguere l’esercizio scientifico dalla vita reale. 
Zaia è esplicito anche sulla natura del virus: “Se perde forza significa che è artificiale”. 
Il fedele Prof. Crisanti glissa: “Non c’è alcuna prova, non ha senso affermarlo”.

La scienza ufficiale, con l’onnipresente dottor Sboroni in prima fila, esclude la possibilità che il virus sia artificiale, anche se il professore emerito dell’Università di Padova Giorgio Palù ammette che “la scienza dovrebbe ricordare ciò che diceva Socrate: so di non sapere”. 

Per non dire del Prof. Luc Montagnier, premio Nobel per la Medicina nel 2008, il quale si dice certo che il virus sia stato costruito in laboratorio.

Comunque con meno 4.637 positivi rispetto a ieri e 1.159 pazienti in meno ricoverati in ospedale, il primo crash-test è superato.
E se Luca Zaia riuscisse dove i riti e le preghiere del Papa hanno fallito, allora nessuno potrà negare l’anticipo a luglio delle elezioni.
I cardinali si preparino al Conclave, presto avremo un nuovo Papa.

Nessun commento:

Posta un commento