giovedì 24 dicembre 2020

Bon Nadàl

Ormai ci passo raramente. E pensare che per anni questa è stata la mia casa.

Pensavo e scrivevo. 

Anzi, pare difficile, ma non di rado mi capitava di scrivere ancor prima di pensare.

Mi guidava la ricerca introspettiva, la voglia di capire chi fossi.

Il bisogno di volermi bene. Quello soprattutto.

Anni in cui l'elogio alla fatica si trasformava in prosa. Ed osservavo nel tempo la tristezza scansarsi per lasciar spazio all'allegria, sperimentando e ricercando nuovi percorsi, nuove opportunità.

Noi siamo Noi, non serve nemmeno dirlo, e tali resteremo con le nostre difficoltà, i nostri timori, le nostre timidezze e le nostre consapevolezze.

Ma rileggendo le nostre pagine capiremo che ne è valsa la pena.

Buon Natale.

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