martedì 16 marzo 2010

Corsa introspettiva

Mi ritrovo da solo, ben oltre il solito orario.
E' buio e non sono molti i corridori che calpestano il sentiero di San Zeno.
Niente programmi stasera, tutto quello che voglio è rimanere solo con me stesso.

Andatura blanda che mi consenta di isolarmi dalla fatica della corsa.
Inizia il viaggio dentro di me e mano a mano che il tempo passa, inesorabile aumenta la mia curiosità introspettiva.
Ritorno bambino e penso a mio padre, al suo carattere forte, alla fabbrica ed ai turni di notte.
Alla sua severità, così diversa dai genitori del nostro tempo, al rigido rispetto delle regole.

Gli anni della scuola, dell'adolescenza, delle lotte studentesche.
La palestra di boxe dove ho incontrato Slug, l'amico di una vita.
La timidezza, l'insicurezza e poi il primo Amore, quello che l'emozione è così intensa da non riuscire a farti parlare.

Lo scoprire che le incomprensioni distruggono l'amicizia e che la fine di un Amore inizia sempre con la mancanza di rispetto nei confronti dell'altro.

Mi fermo solo dopo aver corso ben oltre un'ora.
Mi sento leggero. Mi sento libero.
...

2 commenti:

  1. L'infingarda Circe stavolta mi si fa trovare,
    l'Odisseo Brady l'altra volta voleva evitare,
    l'arte sua ammaliatrice su lui sapeva fallire,
    con me meschino invece sa dove può sempre colpire.

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  2. Oramai i tempi sono maturi.
    Attendiamo la cronaca dell'approccio.

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