Perché il nuoto è galleggiamento, stile, acquaticità, tecnica.
Insomma non si tratta solo di Natura o di sterili avanti e indietro alla viva il parroco, qua lavorandoci si può migliorare.
La rana no, il dorso nemmeno, delfino non mi frega, lo stile libero è quello che fa al caso mio.
Cenni storici, ginnastica prenatatoria, soffiare per non bere, il nuoto pre-maman.....ma che cagate sono?
Sfoglio veloce fino alla pagina 56 dove le illustrazioni chiariscono i concetti meglio di tante parole. Insomma da buon analfabeta mi limito a guardare le figure, pronto però alla prima occasione a spiegare a SlugRunner tutti i segreti per nuotare veloce.
"La spinta indietro del braccio destro è la fase propulsiva di maggior potenza: avambraccio e mano fanno forza sull'acqua come un remo", bé almeno questa ho dovuto leggerla.
Pagaio nel cloro di Villafranca cercando di curare i movimenti e pensando che in fondo come autodidatta potrei accontentarmi. Stop al crono non casuale dopo 750 metri: 17'43", miglioro il time di oltre un minuto rispetto all'era pre-istruita.
E adesso sotto con i kleenex......maledetto cloro.
...
Di mani, nostre pagaie carnose,
RispondiEliminaabbiamo un'ottimo allenamento attuato fin dalla pubertà.
Quindi il nuoto dovrebbe addirsi
per "continuum practicus".
Che nome diamo al team natatorio?
SawFish?
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