Caminada fra i campi del Cason del Chievo

Sabato, ore 23:24 -  Barbasa ha detto...

 

Ghela una fettina,

par doman mattina?  

Meio se corerea,

almen ghe spererea!  

Caffè con paneton  

poi se tira dal bon..

Sabato, ore 23:54   -  Brady ha detto...

Se te magni come un porco

più che corar te ve de corpo.

Doman de matina presentate a digiuno

te vedarè che no ghe n'è più par nissuno.

E par no cascar in debolessa

dopo la corsa du paneti cola sopressa.

La supremazia dell'uomo sul suo simile. Lotta atavica, istinto di sopravvivenza.
Timore antico di patire la fame. Paure infondate.
Le dichiarazioni alla vigilia della corsa risultano alterate dalla somma di tutto questo e da molto altro ancora.
Licia la di-vina l'altra sera al Simposio lo sbacciuccò sulle guance sussurrandogli "Auguri Grande Poeta e complimenti per la lode che hai recitato".
Slug è ancora confuso. Poveraccio.
Dopo venti minuti Slug è sofferente: deve svuotare la cisterna. Non c'è da scherzare, l'operazione è urgente. Lo vedo appartarsi dietro ad un vecchio casolare mentre centinaia di podisti sfilano incuranti del dramma che stiamo vivendo. 
Voci femminili s'uniscono in un grido corale. Dietro a quel casolare un folto gruppo di donne con le braghe abbassate a dimostrazione che l'idea di Slug in fondo non era così originale.
- Ma ti hanno visto l'idrante?
- Sei matto Brady? Ho intenzione di finirla vivo questa corsa di merda.
Riprendiamo ma il problema rimane, anzi si amplifica dopo la sosta al ristoro.
Nuovo stop.
- Porca troia Slug, ma quanta ne avevi? Sicuro si trattasse solo di una pisciata?
Silenzio assenso. Il ghiaccio è credibile testimone di una mattinata gelida. Capita.
Slug è dispiaciuto per aver perso quel mandolino che come stella cometa gli indicava la strada.
Ma non sarà certo questo particolare ad impedirci di arrivare in fondo.

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