In realtà quello era il secondo problema, perché il primo nei giorni di gara é sempre lo stesso.
Una marea di gente zompetta intorno allo stadio, proprio a due passi dal loculo dove vivo. Meraviglia negli occhi dei vicini di casa che mi scoprono con il numero incollato sulla maglia. Come tutte le mattine loro si trovano lì per far cagare il cane, io invece semplicemente per rincorrere la gloria (che non é una podista con le chiappe da corsa).
Griglia rossa, griglia dei peones, quelli in fondo al carro bestiame. Quelli che partono un quarto d'ora dopo gli african. Forse é per questo che poi non riesco mai a rimontare...
- Toh, questa é bella. Ma da quando correte senza bicicletta?
I ciclisti del Tebaldi si sono messi in testa di fregarmi anche a piedi. Ma oggi sono in palla e saranno costretti a rimandare i loro minacciosi propositi.
Sul Ponte Navi incontro Fast Furia in abiti borghesi: "BRADYYYYYY".
Poco oltre, a Porta Vescovo, Mangiafuoco urla ammirazione per il suo Capitano.
La gara é ancora lunga e sono già preda dei primi dubbi, ma quando sul Ponte Nuovo rivedo nuovamente Fast Furia, capisco che non posso sputtanarmi mollando.
Che fatica sui sanpietrini, ma che soddisfazione correre in un percorso che trabocca di storia, chiudendo con il passaggio trionfale all'interno dell'Arena. Perché questa é la mia città!
1h53'14" - Nuovo primato mondiale |
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