E’ profondamente innamorata di me.
Non si spiega in altro modo lo strato di cacao frapposto tra il caffè e la schiuma del latte. Perché c’è modo e modo di preparare un caffè macchiato e la Barista Preferita ha un solo Brady Preferito.
Non si spiega in altro modo lo strato di cacao frapposto tra il caffè e la schiuma del latte. Perché c’è modo e modo di preparare un caffè macchiato e la Barista Preferita ha un solo Brady Preferito.
Eppur resiste. Un mistero che la fisica della cedevolezza non riesce a spiegare mentre vacillano le certezze sul terzo principio dello sfinimento.
Cerco conforto nella fede mentre abbondo con l’olio canforato, estrema unzione nell’immediatezza della gara.
“Brady, com’ela? Che giro feto, quel curto?”
“Sorry? Ah ciao Ingegnere. Mi accontento dei 17 k, purtroppo oggi non c’è il giro lungo”.
Ecchecazzo, potrò pure far lo sborone qualche volta?!
Comincia così la corsa di Castel d’Azzano, un tutto piatto nel degrado della campagna veronese. L’alternativa era un misto ondulato sulle colline moreniche di Monzambano. Non ne sarebbe valsa la pena di allungare il tempo logistico per correre in un paese con l’identica deprecabile desinenza “ANO”.
Poco dopo lo start un muro umano impedisce di proseguire la cavalcata.
Qualche purosangue raglia mentre un signore si arrampica sul muretto blaterando di aver perso la moglie.
“CHE CULO” gli urla l’irrispettoso Ingegnere. Tutti ridono mentre rimaniamo fermi nell’attesa che ognuno di noi riesca a vincere l’ostruzionismo passivo del tornello che regola l’ingresso ai giardinetti comunali. Rallegramenti allo scienziato che ha tracciato il percorso.
La strada scorre veloce (licenza poetica), al punto che proiettando il tempo finale in funzione maratonina, maturo la consapevolezza che il muro delle due ore ha i giorni contati.
“Brady, chiamami domenica prossima che così corriamo insieme, mi trovi sulla rubrica telefonica”.
“Ok, mi ha fatto piacere correre in compagnia ed il confronto stimola la prestazione”.
Dopo un’ora e mezza di chiacchiere mica potevo dirgli che non mi ricordo più il suo nome…
…
Riuscirà il Grande Brady ad affrontare la Maratonina di Palmanova senza il mitico caffè della sua Barista Preferita? Ai posteri l'ardua sentenza...
RispondiEliminahmmm, se non amasse gli sportivi con le gambe depilate? eh lo fanno.....
RispondiEliminaCorpo depilato ha sempre abbindolato.
RispondiEliminaGamba pelosa nessuna che ti sposa.
Raggio di Sole ha ragione, quasi quasi mi porto la Barista Preferita a Palmanova......eheheh.
Manca la torta Fagagna
RispondiEliminaa tutto ciò s'accompagna
tardo invito vien fatto
or pomeriggio è adatto.
Guerrier e sua Signora
lor presenza m'onora.
Appena tornato da lunga trasferta sportivo-culinaria, seguirà post.
RispondiEliminaSperiamo che la torta Fagagna sia rimasta illibata.