Pochi potrebbero capire cosa passi nella testa di un atleta datato che pur di correre alla sagra del paese é disposto a farsi una bella siringata di Voltaren.
Io so solo che non voglio mancare.
Provo il riscaldamento. La schiena gracchia. Insisto.
Lo speaker scandisce i minuti che mancano allo start.
Sale l'adrenalina. Trenta gradi e non sentirli. Alle venti spaccate coraggiosi volontari rischiano di venire travolti dalla massa scatenata di runners eccitati. Che la corsa abbia inizio.
Parto a manetta, non sento dolore, non sento il caldo, non sento nemmeno gli sfottò di automobilisti prigionieri delle loro celle refrigerate.
L'estasi dura un kilometro, forse meno. Arde la gola mentre labbra divaricate rincorrono particelle di ossigeno.
Pit stop per rifornimento acqua. Pit stop per incrocio trafficato.
Il crono registra 31'24", dopo un finale in ragionevole progressione.
Togli il caldo afoso, togli quei cinque kili di IVA, togli che non mi alleno come vorrei.....
....Butèi, son massa forte!
...
tutti sull'attenti,onore alle armi, passa il Bradyfiero.
RispondiEliminaBravo Fagagna, mai mollare.
Tutto il personale della clinica Ferovecio esprime grande soddisfazione per la prova brillantemente superata dal paziente Brady...nonostante l'intossicazione da Arnica Montana!! Complimenti!!!!
RispondiEliminaLe infermiere della Clinica Ferovecio sanno fare miracoli....Raggio di Sole, sarai mica una di loro?
RispondiEliminaOra che sono orfano di Padre Fast Furia mi manca una lepre come Freccia Appuntita....