martedì 17 gennaio 2012

Nientepopodimeno

Erano i primi giorni d'aprile del 1959.
Vittorio fumava la sua trentesima sigaretta e mia mamma lo ascoltava nella consueta elencazione di quello che non andava....manca il sale nella pasta, il pane é così duro che guai se ti cadesse sul piede, ma proprio il basilico dovevi mettere nel sugo....
Io me ne stavo pacifico nella panciona della mamma, ignaro che un giorno lontano sarei diventato nientepopodimeno che Super Brady.
Posizione rannicchiata, quasi scomoda all'osservatore esterno, con le gambe raccolte come un tuffatore impegnato in un carpiato con doppio avvitamento.
Ma stavo bene. Dio come stavo bene.
Niente dolori alle spalle, contratture ai polpacci, piante dei piedi scancanate o pappagorgia fuori controllo.
Nessun pensiero. Ma quali preoccupazioni d'Egitto? In pensione a 70 anni? Cazzo é la pensione?
Oggi come ieri, estasi totale.
Ci sono voluti quasi cinquantatre anni ma ne valeva la pena.
Allungo gambe e schiena dopo il primo spinning dell'anno olimpico.
Stesse sensazioni di allora.
Incomprensibile incoscienza e nessuna paura del futuro.
...

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